martedì 23 settembre 2014

Attività dell'arbitro bancario

Anche nel 2013, quarto anno di funzionamento, l’ABF si è confermato un efficace strumento di tutela,  apprezzato dalla clientela
L’ABF è un tassello importante nella strategia complessiva della Banca d’Italia in materia di tutela della trasparenza e della correttezza nei rapporti tra intermediari e clienti. L’ABF non è funzionale solo a ripristinare l’equilibrio del singolo rapporto in cui è sorto un contrasto; le informazioni desumibili dall’attività dell’ABF, complessivamente considerate, possono orientare l’azione di vigilanza sia sul fronte della regolamentazione che su quello dei controlli.
Nel 2013, i ricorsi presentati hanno raggiunto i 7.862,  39% in più rispetto all’anno precedente. I dati relativi al primo semestre 2014 segnalano una accelerazione (con un incremento rispetto al primo semestre 2013 del 55%).
Nel 2013, sono stati presentati in media 655 ricorsi al mese ( 471 nel 2012) e ne sono stati decisi  in media 578 (391 del 2012).
La maggior parte dei ricorsi è stata presentata da clienti consumatori (87%, rispetto all’84% del 2012).
I ricorsi relativi a carte di credito, bancomat e altre carte di pagamento hanno rappresentato il 36% del totale. Si segnala anche un aumento consistente della percentuale di ricorsi in materia di finanziamenti verso cessione del quinto dello stipendio o della pensione (19% sul totale).
Tali materie formano più frequentemente oggetto di ricorso da parte dei clienti consumatori. Per le imprese e i professionisti, le controversie riguardano prevalentemente rapporti di conto corrente, aperture di credito e mutui.
Il 70% dei ricorsi decisi nel 2013 è a favore del cliente: il 36% è stato accolto, in tutto o in parte; il 34% si è concluso con la dichiarazione di cessazione della materia del contendere per intervenuto accordo tra le parti; il 30% è stato respinto, perché i Collegi hanno ritenuto infondate o non adeguatamente provate le ragioni del cliente o per motivi legati al mancato rispetto delle regole procedurali.
La percentuale di esiti positivi risulta, in tutti i Collegi, più elevata in caso di clienti consumatori. I dati mostrano che sussistono margini per favorire la soluzione del contenzioso già nella fase del reclamo.
Si conferma anche nel 2013 l’effettività della tutela offerta dal sistema ABF: le pronunce dell’ABF presentano un elevato tasso di adesione da parte degli intermediari. Con riferimento ai 2.296 ricorsi accolti nell’anno, si sono registrati solo 27 casi di decisioni non osservate, riconducibili a 6 operatori non bancari.
La Relazione contiene una panoramica di casi decisi nell’anno e la rassegna tematica delle decisioni dei Collegi.
La diffusione della conoscenza dell’Arbitro e della sua “giurisprudenza” è essenziale. Sul sito dell’ABF (oltre 18.000 accessi giornalieri, in media, nel 2013) è consultabile l’archivio delle pronunce emesse dai Collegi territoriali e dal Collegio di coordinamento. Il sito descrive l’attività dell’Arbitro, mette a disposizione una “Guida pratica”, contiene il modulo per presentare ricorso.

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