domenica 10 luglio 2016

Fondi comuni di investimento

Tutto nasce dai cosiddetti OICR – organismi di investimento collettivo del Risparmio – cioè strumenti finanziari, quali fondi comuni o SICAV (società d’investimento a capitale variabile), che permettono di investire nei mercati di capitali frazionando il rischio. 
I fondi comuni sono quindi dei prodotti finanziari, o patrimoni, detenuti da più partecipanti. Ogni risparmiatore può infatti acquistare una quota del patrimonio collettivo, diversificando, tra l’altro, i propri capitali tra i vari mercati, settori economici ed aree geografiche.
Esistono varie tipologie di fondi comuni, le più note ed utilizzate sono senza dubbio:
  • fondi azionari che investono almeno il 70% del portafoglio in azioni o in obbligazioni convertibili. Sono in genere più rischiosi, ma tendono a garantire guadagni maggiori rispetto agli altri e assicurano comunque oscillazioni inferiori a quelle dei titoli azionari semplici.
  • Fondi obbligazionari che investono prevalentemente in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato. Sono meno rischiosi ma anche meno redditizi dei primi.
  • I fondi bilanciati che investono in azioni per importi che vanno dal 10% al 90% del portafoglio e hanno lo scopo di bilanciare le diverse forme di investimento in modo da ottenere prestazioni e profili di rischio intermedi fra quelli dei fondi azionari e obbligazionari.

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