domenica 8 marzo 2015

Come non pagare il canone Rai

Come si fa a non pagare il canone Rai senza diventare dei fuorilegge? Non è complicato. Se per caso nella vostra abitazione non ricevete il segnale della tv di Stato, siete esentati. Sembra ovvio? non lo è. A stabilire questa nuova norma è stato il garante del contribuente del Friuli Venezia-Giulia, in risposta alla direzione torinese dell'Agenzia delle Entrate, che era intenzionata a riscuotere il balzello. Sul quotidiano Il Piccolo, la vicenda è spiegata in modo approfondito. Sembra che il garante si sia pronunciato su un esposto del tributarista friulanoAlessandro Perusin che, dopo una variazione delle frequenze di trasmissione, non riusciva più a ricevere la Rai e i suoi canali.
L'azienda di Viale Mazzini insisteva nel chiedere all'uomo di pagare il canone annuale, ma il problema riguarderebbe diverse famiglie nella zona di Udine e Pordenone. Qualcuno ha pagato di tasca propria un antennista per ovviare al problema, ma il tributarista è andato oltre. 
La sua idea è stata quella di chiedere la sospensione del pagamento del canone, dopo aver interpellato il garante regionale Carlo Delpelo, che ha a sua volta chiesto un parere all'Agenzia delle Entrate.
Neanche a farlo apposta, la risposta del Fisco è stata scontata: il canone è dovuto da chiunquepossegga un apparecchio, a prescindere dal fatto che la ricezione sia possibile o meno.
Ma come è possibile dover pagare per un servizio di cui non si usufruisce?

Il Garante ha riconsciuto il controsenso e si è schierato contro l'Agenzia delle Entrate.  Appellandosi al principio: "inademplenti non est adimplendum", secondo il quale una delle due parti di un contratto può non adempiere ai propri obblighi se l'altra parte si rifiuta di adempiere ai suoi.

sabato 7 marzo 2015

Impignorabilità della prima casa

Si è tenuta ieri pomeriggio a Comiso, nella sala Pietro Palazzo, la conferenza dibattito sul tema dell’impignorabilità della prima casa.
Sono intervenuti i parlamentari regionali e nazionali del Movimento Cinque Stelle Vanessa Ferreri e Marialucia Lorefice, l’avvocato e vice presidente di Avviso Pubblico Piero Gurrieri, l’avvocato Giuliana Gianna, l’avvocato Giovanni Antoci, l’Onorevole Giorgio Assenza di Forza Italia. Presenti anche il Sindaco di Chiaramonte Gulfi Vito Fornaro ed il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle del comune di Ragusa Salvatore Di Pasquale.
Ieri sera è stata presentata al numeroso pubblico intervenuto la legge voto sull’impignorabilità della prima casa. Gli interventi tecnico –giuridici sono stati curati dagli avvocati Giuliana Gianna e Giovanni Antoci che hanno messo a fuoco gli aspetti più importanti delle normative vigenti sul tema della serata.
La portavoce Vanessa Ferreri , che come è noto è stata la prima firmataria del ddl impignorabilità, ha sottolineato l’importanza del testo approvato all’unanimità all’ARS ( cosa forse mai successa al parlamento regionale ) il quale punta ad estendere l’impignorabilità, già prevista dal c.d. Decreto “Del Fare” per i soli enti di riscossione, anche nei confronti di aziende, istituti di credito e intermediari finanziari, mettendo al sicuro uno dei beni più preziosi per il cittadino, la prima abitazione. Vanessa Ferreri ha anche spiegato l’iter che la proposta di legge ha fatto fino ad oggi: il testo è stato presentato in parlamento il 16/12/2014 e, successivamente è passato alle commissioni di merito di camera e senato il 16/02/2014.
Ha proseguito l’Avv. Piero Gurrieri che, come è noto, è stato l’estensore della proposta di legge il quale ha spiegato in dettaglio alcune peculiarità del testo normativo ed ha argomentato come il Movimento Cinque Stelle sia stato il primo gruppo politico a sostenere il disegno di legge sull’impignorabilità e come comunque tutta la deputazione regionale abbia successivamente adottato all’unanimità il testo, che è stato sostenuto, in particolar modo, dalla deputazione della ex provincia di Ragusa.
E’ Intervenuto l’onorevole Assenza che ha manifestato la sua posizione ed il suo sostegno alla proposta di legge, pur rimarcando alcuni aspetti critici che il disegno di legge potrebbe contenere. Ha altresì proposto di ricercare degli strumenti adeguati per far sì che ci sia una sospensione delle aste giudiziarie, quali ad esempio una petizione popolare.
Ha concluso i lavori la portavoce Marialucia Lorefice che ha ulteriormente ribadito l’iter che la proposta di legge dovrà seguire nei due rami del parlamento nazionale e nelle commissioni di merito ed ha ribadito il suo personale impegno a seguire i lavori.
Da parte di tutti i suddetti intervenuti c’è stata una chiara ed unanime volontà di impegnarsi in ogni modo, facendo pressione nei gruppi politici di appartenenza ed in ogni possibile ambito per far si che la proposta di legge possa avere tutto il necessario sostegno. Unanimemente è stato asserito che è ancor più urgente, oltre che necessario, arrivare ad un rapido blocco delle aste giudiziarie per almeno un anno e comunque per il tempo necessario a rendere possibile l’approvazione definitiva della legge.
Molto significativi, ed a tratti particolarmente toccanti, sono stati gli interventi del sig. Gianfranco Carbonaro di Vittoria e di altri cittadini di vari comuni siciliani i quali hanno illustrato la loro personale esperienza, che oggi in Sicilia affligge migliaia di persone, di dover difendere la loro “unica casa” scontrandosi con i limiti dell’attuale sistema giudiziario. Si è potuto rilevare, in generale, un ampio e civile dibattito su diversi aspetti che ruotavano attorno al tema della serata e parecchi sono stati gli interventi a testimonianza.
Altrettanto significativo ed apprezzato è stato l’intervento di Laura Scifo, del Movimento Cittadini Anti Aste, che ha portato a conoscenza dei presenti alcuni storie drammatiche (fra cui una riguardante la casa di due pensionati di Modica), di cui si sta occupando la sua associazione, ha rivelato che, entro il mese di marzo, sono previsti altri atti esecutivi per la immissione in possesso di abitazioni vendute all’asta e ed ha rimarcato come la perdita della prima casa si trasformi in fenomeni di emergenza familiare e sociale serissimi.
Anche il sindaco di Chiaramonte Gulfi ha fatto sentire la sua voce, ha illustrato la difficile situazione degli amministratori locali e dei comuni, costretti a far fronte a numerose emergenze, senza che essi abbiano gli strumenti normativi e finanziari per affrontarli. Durante il suo intervento è stata sottolineata la necessità di inserire l’argomento come ordine del giorno nei consigli comunali di tutti i comuni.
Nell’auspicio che l’argomento possa diventare sempre più d’attualità e d’interesse per tutti i cittadini e per tutti i rappresentanti delle istituzioni.